Le protezioni ai bordi, ad es. i parapetti di sommità, sono regolati dalla normativa UNI EN 13374. La norma identifica alcuni parametri fondamentali utili per la scelta del parapetto da utilizzare:



Figura 1 – Simbologia adottata dalla norma UNI EN 13374 – con (1) è indicata la protezioni ai bordi

Figura 2 - Classi per l’utilizzo a inclinazioni ed altezze di caduta

Sulla base di questi dati caratteristici del sistema di protezione, la norma definisce 3 classi:

Di conseguenza, se e l’altezza di caduta Hf>5m, il parapetto non è la protezione adatta. L’altezza di un sistema di protezione dei bordi deve essere maggiore di 1m.

La classe B deve essere progettata sia per carichi statici che dinamici, come richiesto dal §5.4.1 della UNI EN 13374. Nel dettaglio, la norma richiede che una protezione di classe B debba essere in grado di assorbire un’energia cinetica di 1100 J in qualsiasi punto fino ad un’altezza di 20cm dal piano di lavoro, e di 500 J in tutte le parti più alte. Il riferimento all’energia cinetica è necessario poiché la protezione è atta ad assorbire l’energia derivante dall’urto di un corpo in caduta.

Il §6 della UNI EN 13374 specifica i requisiti del calcolo, da effettuarsi per gli Stati Limite Ultimi (SLU) con carichi fondamentali e accidentali (ad es. arrampicate esterne) e per gli Stati Limite di Servizio (SLE) per il controllo dell’inflessione elastica del sistema di protezione.

Le verifiche statiche sono da condursi secondo le regole usuali utilizzate per il ponteggi, utilizzando le norme abituali (NTC2018 e Eurocodice 3 per l’acciaio). I carichi allo Stato Limite Ultimo che devono essere considerati sono:

(a) carichi per tutte le altre parti, (b) carichi per il fermapiede


Per la verifica dinamica del parapetto sono sempre necessarie delle prove, conformi al §7.5 della norma EN.

Per ulteriori approfondimenti, si rimanda alla guida tecnica e al documento sui parapetti di sommità predisposti da INAIL.